“Chi siete? Cosa portate?”[..] ovvero il Laboratorio di Prototipazione Scientifica

 

Saverio: Dobbiamo far capire di essere due scienziati, dobbiamo dire cose intelligenti… Capito? Andiamo…

 

Mario: [non appena i due incrociano Leonardo] Ma 9 per 9 farà 81?”

Mario e Saverio, i protagonisti di “Non ci resta che piangere” si ritrovano senza saperne il perché nel 1500, “1400 quasi 1500” per la precisione, dove incontrano svariati personaggi tra cui Leonardo da Vinci.

Un Leonardo un po’ impacciato, che viene aiutato dai due nelle sue invenzioni e per questo promette che divideranno in parti uguali “33, 33 e 33!”.

 

In realtà Leonardo da Vinci è il genio italiano per eccellenza che durante la sua vita (1452-1519) diede un grande contributo a varie discipline, dalla scienza, alla medicina, alla pittura ma anche alle scienze naturali.

Il Codice Atlantico, conservato a Milano presso la Biblioteca Ambrosiana, è la più ampia raccolta di scritti di Leonardo: in esso è presente un interessante progetto relativo al volo, la Vite Aerea.

La Vite Aerea, datata fra il 1483 e il 1486, è un progetto tra i più caratteristici di Leonardo, un dispositivo che, se sottoposto a forte rotazione, avrebbe dovuto sollevarsi dal suolo.

In realtà le criticità, sulla base delle conoscenze moderne, sono molte e difficilmente il dispositivo avrebbe potuto realmente volare.

 

La vite Aerea riflette alla perfezione lo spirito del Laboratorio di Prototipazione Scientifica, che è oggetto di questo numero della newsletter.

 

“Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa in quale porto vuol approdare”

(Seneca)

Quali obiettivi?

Leonardo era capace di ideare, disegnare e realizzare i suoi prototipi. Chissà cosa avrebbe potuto realizzare se avesse avuto un laboratorio attrezzato con macchine e persone capaci di aiutarlo.

L’ambizione è un laboratorio utile per dare vita a idee innovative ma anche per realizzare semplici strumenti. “Creare con la mente” sperimentare e imparare come faceva Leonardo sono abilità utili nella Ricerca.

 

L’ambizione è di creare un laboratorio che può essere utile perché può consentire la concretizzazione di idee innovative, insomma una piccola Silicon Valley nostrana.

Il Laboratorio di Prototipazione Scientifica nasce 5 anni fa dalle esperienze e dalla ispirazione del CERN a Ginevra, Università di Southampton, dagli Studenti Erasmus, dai FabLab, dalla Storia di Adriano Olivetti.

Know-how e multidisciplinarietà

Il suo vero pilastro è rappresentato dalla multidisciplinarietà: la particolarità di un laboratorio di prototipazione universitario è la conoscenza di tutti i laboratori di ricerca diversamente dai laboratori privati.

Chi ha un progetto e vuole studiarne la fattibilità si trova spesso a dover partire da un prototipo. Questo è il laboratorio giusto per questi propositi.

Il laboratorio Prototipazione Scientifica è composto da un’officina meccanica e un laboratorio di elettronica ma collabora con l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), un laboratorio per la manutenzione di pompe da vuoto, criogenia, gas compressi e fibre ottiche di recente realizzazione presso il Dipartimento di Chimica.

Non sempre si fanno prototipi. Il know-how del Laboratorio permette, quando possibile, di eseguire riparazioni degli strumenti guasti.

Spesso sono strumenti per cui le ditte richiedono costi di manutenzione troppo onerosi o per obsolescenza le dichiarano non più supportate anche se utili.

Tutte le attività sono gratuite per gli utenti dell’Ateneo a parte il costo dei componenti da acquistare.

In questi anni, questa attività ha permesso risparmi tali da giustificare economicamente il laboratorio stesso e rendere l’attività di prototipazione “senza costi aggiunti”.

Anche la didattica ha avuto e avrà i propri prototipi multimediali.
Il laboratorio collabora anche con diverse realtà quali il CNAO per la realizzazione di maschere per gli irraggiamenti di adroterapia all’occhio e il CERN di Ginevra per l’esperimento Atlas in collaborazione con la sezione dell’INFN di Pavia.

Personale

Il laboratorio dispone di competenze e predisposizioni caratteriali diverse e complementari.

Grassi Damiano damiano.grassi@unipv.it 0382 98 7332
Bacchio Giorgio giorgio.bacchio@unipv.it 0382 98 7259
Caserio Alessandro alessandro.caserio@unipv.it 0382 98 7407
Castelli Riccardo riccardo.castelli@unipv.it 0382 98 7557
Quaroni Riccardo riccardo.quaroni@unipv.it 0382 98 7259
Romano Emanuele emanuele.romano@unipv.it 0382 98 7641

Se ti riconosci nei principi e ritieni di avere delle competenze mettiti in gioco e entra a far parte del team!

 

Collocazione in Ateneo

Il Laboratorio di Prototipazione Scientifica (responsabile Dott. Damiano Grassi) afferisce al Centro Grandi Strumenti (responsabile Dott.ssa Federica Corana) dell’Area Ricerca e Terza Missione.

È ubicato presso Cascina Cravino, via Bassi 21, Pavia.

 

Contatti

Per richiedere un intervento, contattare
Tel: 0382 98 4128
Email: prototipazione@unipv.it
Link: http://www-7.unipv.it/prototipazione/